La Commissione europea ha inaugurato un nuovo Passaporto europeo delle competenze per la ricettività.
Tale strumento nasce per agevolare la presa di contatto tra le persone in cerca di lavoro e i datori di lavoro nel settore ricettivo e turistico in Europa. L’intento è quello di superare le barriere linguistiche e di comparare le competenze dei lavoratori del settore della ricettività al fine di agevolarne l’assunzione in tale settore.
Ospitato dal Portale europeo della mobilità professionale EURES, il Passaporto delle competenze è disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’UE. In futuro il Passaporto sarà esteso ad altri settori.
Il commissario dell’UE responsabile per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione László Andor ha dichiarato che: “Il Passaporto europeo delle competenze per la ricettività è un importante strumento pratico volto ad incoraggiare la mobilità dei lavoratori europei, soprattutto i giovani, in un settore che presenta grandi potenzialità di crescita. Questa iniziativa è anche un buon esempio dei risultati del dialogo sociale tra le organizzazioni dei lavoratori e quelle dei datori di lavoro a livello europeo e ci auguriamo che questa cooperazione venga estesa anche in altri settori del mercato del lavoro.”
L’iniziativa – Il Passaporto delle competenze nasce in associazione con le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro nel settore ricettivo: HOTREC, l’associazione centrale che rappresenta gli alberghi, i ristoranti, i bar e strutture affini in Europa nonché EFFAT, la Federazione europea dell’alimentare, dell’agricoltura e del turismo e affini. Il Passaporto integra il tradizionale curriculum vitae e consente ai datori di lavoro di sormontare velocemente le barriere linguistiche e di individuare i lavoratori competenti di cui hanno bisogno per colmare i loro posti vacanti.
Il Contesto – Nell’aprile 2014 circa 5 milioni di giovani con meno di 25 anni risultavano disoccupati nell’UE, il che corrisponde a un tasso di disoccupazione giovanile complessivo del 22,5%. Risulta importante sostenere i settori che tradizionalmente offrono opportunità lavorative ai giovani, come ad esempio i settori della ricettività e del turismo e, uno studio su scala europea della fine del 2013 ha evidenziato come il settore della ricettività ha un ruolo fondamentale nella lotta alla disoccupazione giovanile.